Il rapporto tra zucchero ed energia
Qual è la correlazione tra zucchero ed energia? Chi pensa che energia e zucchero vadano a braccetto è in errore. Infatti, gli zuccheri “buoni” non sono quelli presenti nei dolciumi e negli snack. Scopriamo di più.
Zucchero ed energia: lo studio che rivela l’influenza dei carboidrati sul nostro organismo
“Basta un poco di zucchero e la pillola va giù”. Mary Poppins ha cresciuto generazioni con il mito che la dolcezza permetta di superare ogni ostacolo. E sì, certo, può essere se si parla di tratti caratteriali, ma se si considera la cosa da un punto di vista più scientifico non è purtroppo così.
Da tempo, l’effetto del consumo di carboidrati sull’umore è fonte di dibattito. Alcuni studiosi, infatti, ne confermano l’effetto positivo sul miglioramento dell’umore, oltre che come fonte energetica, mentre altri, al contrario, ne riportano un decremento.
Quali sono i risultati dello studio? Se fino a poco tempo fa era credenza comune che gli zuccheri fornissero energia al nostro organismo oggi la scienza ci ha rivelato una nuova realtà. Nonostante gli alimenti dolci siano molto apprezzati soprattutto dai più golosi, l’assunzione di zuccheri produce diversi effetti negativi sul nostro organismo, soprattutto in quantità elevate. È stato accertato, infatti, che:
- I carboidrati non hanno un effetto benefico su nessun aspetto dell’umore
- Il consumo di carboidrati riduce la vigilanza entro 60 minuti dal consumo
- I carboidrati aumentano l’affaticamento entro 30 minuti dopo il consumo
Lo studio, firmato da ricercatori tedeschi e inglesi, è stato pubblicato sulla autorevole rivista scientifica Neuroscience & Biobehavioral Reviews.
Quindi lo zucchero dà energia immediata? Il saccarosio e tutti gli zuccheri presenti nei dolci danno una momentanea energia, che però si esaurisce in fretta! Quelli “buoni” sono zuccheri semplici, se derivanti principalmente da frutta e verdura (come il fruttosio) o complessi a basso indice glicemico (cereali integrali in chicco, i legumi e la frutta secca oleosa).
Un mito da sfatare: “la corsa allo zucchero”
Poiché il consumo globale di prodotti dolcificati a base di zucchero è aumentato, è di grande importanza esaminare la validità delle affermazioni di un’associazione tra l’assunzione di carboidrati e l’umore. Da questa esigenza è nato il nuovo studio, frutto di una revisione sistematica e una meta-analisi per valutare il rapporto tra l’ingestione acuta di carboidrati e l’umore.
I risultati, come anticipato, non hanno rivelato alcun effetto positivo dei carboidrati su alcun aspetto dell’umore in qualsiasi momento successivo al loro consumo. Anzi, la loro assunzione è stata associata a livelli più elevati di fatica e a minore attenzione rispetto al placebo entro la prima ora dopo l’ingestione.
Questi risultati sfidano l’idea che i carboidrati possano migliorare l’umore. Potrebbero, così, essere utilizzati per aumentare la consapevolezza del pubblico che la “corsa allo zucchero” è un mito senza basi scientifiche. Per informare le politiche sanitarie, quindi, è necessario promuovere la riduzione del consumo eccessivo di zuccheri e proporre alternative più sane, oltre alla promozione della stessa attività fisica.
La tata “praticamente perfetta”, con il glucosio e i suoi derivati, pare dunque aver commesso un errore o, come preferiamo credere, ha semplicemente usato una metafora. Il suo insegnamento voleva rivelare l’importanza del sorriso e della dolcezza umana come migliore arma contro ogni ostacolo o momento di sconforto e quindi come toccasana per l’umore.
A proposito di energia: cosa fare quando osserviamo cali di energia e accusiamo stanchezza fisica e stanchezza mentale? In diversi periodi della vita può capitare di sentirsi privi di energia: il lavoro, lo studio, gli impegni personali, lo sport richiedono impegno e costanza da parte nostra. Se ci sentiamo indeboliti possiamo agire con un integratore alimentare a sostegno dell’organismo e in associazione alla nostra dieta normale. Possiamo provare la linea Carnidyn.
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