Attenzione, la pigrizia è contagiosa!
Circondarsi di persone pigre avrebbe l’effetto di renderci simili a loro: a dirlo è un nuovo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica PLOS Computational Biology.
La ricerca ha dimostrato che, pur senza rendersene conto, le persone allineerebbero le proprie attitudini a quelle degli altri, qualora queste riguardino determinati campi, tra cui anche quello della svogliatezza e dell’indolenza, ovvero la pigrizia.
Studi precedenti avevano ritenuto questa caratteristica “dure da abbattere” e fortemente radicata nell’individuo: alcuni sostengono che possa avere un’origine genetica, altri che sia immune dal contesto sociale e dall’ambiente in cui si muove l’individuo. Al contrario, la ricerca in questione, condotta dal Brain and Spine Institute di Parigi, prova, invece, come la pigrizia sia “trasferibile“.
Gli studiosi hanno chiesto a 56 persone di prendere una serie di decisioni, che implicavano alcuni rischi, ritardi e sforzi, in due momenti distinti: prima e dopo aver osservato le scelte fatte da un altro partecipante allo studio in realtà fittizio (si trattava di algoritmi d’intelligenza artificiale) la cui prudenza, pazienza e pigrizia erano state ben calibrate dai ricercatori.
Analizzando i risultati, gli scienziati hanno osservato che le risposte date dagli esseri umani avevano seguito le logiche del cosiddetto “falso consenso”, cioè la propensione a credere che gli altri la pensino come noi, anche quando non è così; e della “influenza sociale”, il fenomeno per cui tendiamo ad avere giudizi, opinioni e atteggiamenti analoghi a quelli di chi ci circonda.
Ma per quale motivo questi tratti dovrebbero essere così contagiosi? “Abbiamo dimostrato che l’attitudine delle persone nei confronti di sforzi, ritardi e rischi tende verso quella degli altri”, scrivono gli autori del report. I partecipanti allo studio son sembrati abbastanza inconsapevoli dei pregiudizi alle basi delle loro decisioni. Non solo, l’influenza sociale è risultata, in parte, determinata dal falso consenso: siamo portati a comportarci in maniera simile agli altri perché proiettiamo su di loro il nostro modo di pensare.
Per gli eterni pigri, insomma, una buona notizia c’è: posso smettere di incolpare solo loro stessi. Sta di fatto che, a prescindere da chi sia il colpevole, la pigrizia è una forma di fuga dalla realtà, che impedisce di affrontare le cose importanti e belle della vita. Un primo passo verso uno stile di vita più dinamico e coinvolgete, richiede il riconoscimento del problema, perché la giusta consapevolezza aiuta a decidere di impegnarsi per vincere l’apatia e affrontare la vita con grinta e vitalità.
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