Stanchezza da lavoro, ne sappiamo qualcosa? L’affaticamento da lavoro è una condizione diffusa, da non sottovalutare. Il lavoro occupa gran parte delle nostre giornate, togliendoci spesso molte energie. È importante imparare a capire come non lasciarsi sopraffare da impegni e scadenze. Vediamo insieme perché può insorgere stanchezza e come contrastare questa evenienza.
La routine lavorativa comporta spesso affaticamento, stress e stanchezza che è bene tenere sotto controllo per evitare che raggiungano livelli troppo alti.
Periodi di stress causati da un’ingente mole di lavoro possono toglierci energia e influire negativamente sul nostro equilibrio psicofisico. Spesso ci troviamo a fronteggiare incarichi importanti e impegnativi, come ad esempio l’organizzazione di un importante evento aziendale o il raggiungimento di un obiettivo determinante ai fini della produttività.
Ci illudiamo di essere perfettamente in grado di svolgere più incarichi contemporaneamente e di portare a termine tutte le nostre mansioni, seguendo una tabella di marcia serrata. La nostra vita frenetica ce lo impone, così come ci impone di essere sempre produttivi e propositivi.
La realtà dei fatti è diversa. Il nostro cervello è un meccanismo complesso e perfetto, ma sovralimentarlo di informazioni e input potrebbe causare un vero e proprio corto circuito mentale, con una serie di conseguenze, tra le quali:
Mancanza di concentrazione;
Sonnolenza diurna;
Svogliatezza;
Sovraffaticamento e stress.
Abbiamo visto poco fa alcuni campanelli d’allarme da non sottovalutare. Non lasciamo che la stanchezza da lavoro si trasformi in stress da superlavoro. Impariamo ad ascoltare di più noi stessi: in linea generale, la tensione non è sempre negativa, poiché è quella condizione che ci sprona a essere produttivi e propositivi, investendo le nostre risorse per raggiungere un obiettivo.
Tuttavia, quando superiamo una certa soglia di tollerabilità, tendiamo a perdere il controllo, ci deconcentriamo, subentra una condizione di inquietudine, irritabilità, insicurezza, disturbi psicosomatici. Prima di arrivare a questo livello, fermiamoci e allentiamo la presa. Svolgiamo un lavoro cognitivo o fisicamente usurante? In entrambi i casi, non prendiamo sottogamba il carico (spesso sovraccarico) mentale e fisico che le nostre giornate prevedono. Tra poco vedremo come affrontare la stanchezza da lavoro.
Per combattere la stanchezza da lavoro possiamo seguire alcune, semplici regole. Eccole:
1. Affrontare prima i compiti più difficili, specie se la nostra è una professione cognitiva. Di solito la mattina la mente è più reattiva e si è più produttivi. Proviamo a stilare una lista dei compiti che dobbiamo portare a termine entro la giornata. Iniziamo a svolgere quelli più urgenti e complessi. In questo modo, quando saremo più stanchi, dovremo affrontare le mansioni che richiedono uno sforzo minore.
2. Fare pause brevi ma frequenti: regoliamoci in base all’organizzazione del nostro lavoro. Se svolgiamo una professione fisicamente usurante, staccare dal lavoro per qualche minuto ci consentirà di recuperare e riallinearci con le varie attività.
3. Fare movimento: se ne abbiamo la possibilità, fare due passi o sgranchirci le gambe durante la pausa ci aiuterà a rilassarci e distendere la mente.
4. Mangiare regolarmente. Una delle cattive abitudini da eliminare è quella di saltare i pasti o fare pasti poco bilanciati. Spesso è difficile conciliare alimentazione regolare e vita lavorativa, ma gran parte della nostra stanchezza può essere imputabile a un regime dietetico insufficiente o poco equilibrato. Occhio allo spuntino: evitiamo dolciumi, snack elaborati o salati. Sì a frutta secca e frutta fresca.
5. Bere acqua: la disidratazione può causare senso di stanchezza e difficoltà di concentrazione. Un apporto idrico ottimale prevede almeno 1, 5 litri di acqua al giorno.
6. Eliminare fonti di distrazione: Evitiamo di cedere alla tentazione di chat e social network. Troppe distrazioni allungheranno i tempi di lavoro e ci distoglieranno dai nostri incarichi.
7. Ottimizzare l’ambiente di lavoro: se ci è possibile, cerchiamo di lavorare in un ambiente spazioso e luminoso. Ciò favorirà impegno e concentrazione.
In associazione alla dieta, possiamo provare un integratore alimentare. Possiamo provare Carnidyn Plus, infatti grazie alla sua formulazione specifica è indicato per fornire l’apporto energetico necessario nei momenti di stanchezza fisica e mentale che possono colpire persone che lavorano in tanti diversi settori e che sono sottoposti a periodi di intenso stress lavorativo.
È un integratore alimentare indicato per contrastare situazioni di stress psicofisico e garantire il corretto apporto di energia all’organismo. Aiuta a combattere la stanchezza fisica e mentale.
È un integratore alimentare indicato come supporto all’organismo in caso di stanchezza fisica e affaticamento. Aiuta a recuperare tono muscolare e favorisce il reintegro idrosalino
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