Con il passare degli anni, nel lungo termine, spesso il nostro organismo non è più in grado di reggere determinati ritmi, l’energia inizia a mancare ed è possibile andare incontro a variazioni fisiche o psicologiche. Vediamo come affrontare e gestire stanchezza e affaticamento.
Giocare con i nipoti, portarli al parco, uscire per fare una passeggiata o la spesa, fare sport, sono attività che necessitano di energie e forze notevoli. Complici periodi di stress (motivi personali, impegni familiari o altro) e cambio di stagione, stanchezza e affaticamento possono farsi sentire.
La stanchezza che ci assale dopo uno sforzo fisico intenso, nelle persone dopo i 50- 55 anni può essere sintomo di una perdita di energie. Un calo energetico si verifica quando il fabbisogno di energia richiesto dal nostro organismo è maggiore di quella a disposizione.
La nostra quota energetica si indebolisce perché ciascuno di noi reagisce ai cambiamenti biologici e ambientali in maniera diversa, sia sul piano fisico che psicologico. Quando le energie ci abbandonano, potrebbero comparire:
Mancanza di attenzione;
Deficit cognitivo;
Spossatezza e affaticamento fisico;
Sonnolenza diurna;
Ridotta forza muscolare.
Può accadere che, con il passare degli anni, il nostro fisico si destabilizzi, a causa anche dell’indebolimento delle funzioni cellulari coinvolte nella produzione dell’energia. Ciò comporta un minor stimolo energetico e, come conseguenza, una maggior stanchezza anche nello svolgimento di compiti e attività relativamente semplici.
Alimentazione e idratazione sono fattori da tenere sotto controllo dopo una certa età, a causa dei possibili squilibri e delle carenze nutrizionali che una dieta scorretta potrebbe comportare.
Infatti, un’alimentazione poco bilanciata e povera di nutrienti può causare dimagrimento, stanchezza, inappetenza e talvolta anche un abbassamento delle difese immunitarie.
Periodi di convalescenza possono destabilizzarci e fiaccare la nostra fisiologica energia: è normale, non preoccupiamoci. Il nostro organismo necessita di tempo per rimettersi in sesto e riallinearsi alla quotidianità.
Anche un riposo notturno insufficiente può influire sulla nostra condizione di stanchezza e affaticamento. Spesso, infatti, capita di sentirci stanchi pur senza aver compiuto alcuno sforzo fisico. In questo caso potrebbe trattarsi di stanchezza di natura fisiologica, probabilmente dovuta a problemi legati alla sfera del sonno. In queste circostanze, la continua stanchezza diurna si manifesta con la sensazione di avere sempre sonno e di dover dormire in orari non comunemente destinati al riposo. Con l’avanzare dell’età, gli episodi di assopimento diurno sono abbastanza frequenti.
Vediamo subito come affrontare queste condizioni con alcune pratiche utili e nel caso queste non bastassero l’uso di integratori per over 50.
Ecco alcune utili pratiche per ridurre la sensazione di stanchezza e affaticamento e affrontare al meglio le nostre giornate:
Inoltre, possiamo utilizzare integratori per over 50, in associazione a una dieta equilibrata. La linea Carnidyn è pensata per supportare l’apporto energetico, soprattutto nei momenti di particolare stanchezza fisica e mentale. Nelle persone sopra i 55 anni, sia donne che uomini, è infatti più facile imbattersi in cali energetici dovuti allo squilibrio tra richiesta energetica e capacità dell’organismo di produrla. Con le sue formulazioni specifiche, Carnidyn rappresenta un utile supporto in tutte quelle condizioni che possono comportare un calo energetico.
È un integratore alimentare indicato per contrastare situazioni di stress psicofisico e garantire il corretto apporto di energia all’organismo. Aiuta a combattere la stanchezza fisica e mentale.
È un integratore alimentare indicato come supporto all’organismo in caso di stanchezza fisica e affaticamento. Aiuta a recuperare tono muscolare e favorisce il reintegro idrosalino
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