Una passeggiata al giorno aiuta a prevenire 24 malattie

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Camminare fa bene alla salute. Una passeggiata al giorno toglie il medico di torno? Quasi: la camminata può contribuire a prevenire l’insorgenza di alcuni disturbi. Se praticata con regolarità, la passeggiata giornaliera è davvero un toccasana, sia per la salute fisica, sia per il nostro umore. Scopriamo di più.

Una passeggiata al giorno di trenta minuti riduce l’insorgenza di alcune malattie: ecco quali

Secondo uno studio pubblicato su International Journal of Clinical Practice, una camminata della durata di mezz’ora per cinque giorni a settimana, meglio in mezzo alla natura, contribuisce a prevenire almeno 24 diverse patologie tra cui diabete, obesità, ipertensione, depressione e osteoporosi.

Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori dell’Università dell’East Anglia di Norwich hanno analizzato i risultati di 40 studi condotti tra il 2006 e il 2010 in alcuni dei più importanti istituti di ricerca britannici.

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In particolare, secondo gli esperti, camminare previene problemi cardiovascolari come infarti, ischemie e ipertensione, riduce il rischio di diabete di tipo 2, osteoporosi, depressione e obesità, può prevenire diverse tipologie di cancro, e soprattutto l’esercizio aiuta a guarirne prima. Inoltre, passeggiare aiuta in vecchiaia a rallentare l’arrivo di tutte le malattie degenerative legate alla memoria e al cervello e per gli uomini spesso è un toccasana nel combattere i problemi di erezione.

“Gli studi analizzati mostrano che la durata e qualità della vita dipendono da un insieme di fattori, tra cui lo stile di vita, la provenienza geografica e pure la fortuna. Gli individui hanno comunque almeno un elemento di controllo su alcuni di questi fattori, si pensi al peso, alla dieta, al fumo e all’attività fisica”, commenta il ricercatore inglese Leslie Alford, che consiglia anche in che modo sfruttare l’attività fisica per ridurre i rischi di malattie.

Per le persone fino ai 65 anni di età sono consigliabili 150 minuti a settimana di passeggiate, ovvero circa mezzora per 5 giorni a settimana. Per chi è già allenato, bastano anche 20 minuti di corsa per 3 volte a settimana più almeno due sedute di lavoro muscolare che coinvolga di volta in volta le varie fasce del corpo. E in generale, a meno che non ci siano controindicazioni gravi, mai smettere del tutto di fare attività fisica, soprattutto a partire dai 50 anni e soprattutto se da giovani si è sempre avuto uno stile di vita attivo.

Cosa fare quando le energie ci abbandonano?

Cali energetici durante periodi impegnativi non sono rari. Specie se camminiamo e facciamo sport, tenderemo a sudare, perdendo liquidi e sali minerali. Se accusiamo stanchezza e affaticamento, potrebbe essere necessario integrare la nostra dieta varia e bilanciata con prodotti specifici.

Possiamo provare Carnidyn Fast Magnesio e Potassio, un integratore alimentare valido in caso di sudorazione abbondante, soprattutto dopo la pratica sportiva. Con la sua formulazione equilibrata di vitamine, sali minerali e altri nutrienti, promuove la fisiologica funzione muscolare e contribuisce a mantenere l’equilibrio elettrolitico e idrosalino. Contiene inoltre Creatina e Coenzima Q10.

Inoltre, possiamo utilizzare Carnidyn Plus. Si tratta di un integratore alimentare che contribuisce a contrastare la sensazione di stanchezza fisica e mentale che può insorgere quotidianamente o in situazioni di particolare stress. Con la sua formulazione equilibrata di vitamine, sali minerali e altri nutrienti, contribuisce al normale metabolismo energetico, favorisce la normale funzione del sistema immunitario grazie a zinco e selenio ed è indicato nei periodi di maggiore stress psicofisico.