Sentiamo spesso parlare di antiossidanti. Intuitivamente, sappiamo che si tratta di sostanze utili al nostro organismo perché “contrastano i radicali liberi”, ma più frequentemente non sappiamo di cosa si tratti. Possiamo immaginare gli antiossidanti come meccanismi naturali di difesa. Scopriamo qualcosa di più.
Gli antiossidanti sono molecole in grado di inibire l’ossidazione di altre molecole. Capiamo meglio la reazione di ossidazione. Pensiamo agli zuccheri, ad esempio il glucosio. Una volta giunto nella cellula, il glucosio viene consumato attraverso numerose reazioni di ossidazione. Queste avvengono tramite l’ossigeno.
Durante queste reazioni, si formano dei prodotti intermedi altamente reattivi, noti come radicali liberi dell’ossigeno, in grado di provocare danni a diverse molecole e strutture cellulari, primo tra tutti il DNA, ma anche proteine e lipidi che compongono le membrane delle cellule.
A questo punto intervengono gli antiossidanti. Queste molecole sono infatti in grado di neutralizzare i radicali liberi e proteggere la cellula. Ciò è possibile perché gli stessi antiossidanti (come suggerisce il nome) si ossidano al posto delle strutture cellulari. In altre parole, catturano i radicali liberi.
Infatti, gli antiossidanti sono facilmente “ossidabili” e dunque i radicali liberi andranno a reagire preferenzialmente con essi, risparmiando in questo modo varie molecole e strutture cellulari.
Molte preziose funzioni biologiche, come ad esempio respirazione e digestione, producono radicali liberi: l’organismo è dotato di una serie di sostanze antiossidanti in grado di prevenire e/o riparare i danni provocati dai radicali alle strutture biologiche.
Il corpo produce naturalmente una serie di antiossidanti definiti endogeni, tra i quali il Coenzima Q 10. Il Coenzima Q10 è una molecola di natura lipidica, coinvolta nel corretto funzionamento del mitocondrio, la centrale energetica delle cellule.
Il coenzima Q10 ha una distribuzione ubiquitaria: significa che è presente all’interno di tutte le cellule del nostro organismo ed è coinvolto nell’attività delle cellule. Infatti, il Coenzima Q 10 partecipa alla produzione di ATP, la molecola che le nostre cellule producono per immagazzinare energia da utilizzare per le principali funzioni metaboliche.
Il Coenzima Q10 viene prodotto dall’organismo, è carente in presenza di alcune patologie e la sua produzione tende a diminuire con l’età. È particolarmente abbondante in organi quali cuore, fegato, reni e pancreas, che, essendo più attivi, necessitano di una maggiore produzione di energia.
Poiché ha un ruolo in reazioni che si concludono con la produzione di energia, il coenzima Q10 è coinvolto nel funzionamento di molti organi e nello svolgimento di numerose reazioni chimiche che hanno luogo nell’organismo.
Come dicevamo, la fonte principale di coenzima Q10 è proprio l’autoproduzione, ma esistono alimenti che ne contengono discrete quantità e possono aiutare, specie quando l’organismo non ne produce abbastanza. Questo prezioso elemento si trova nella soia, nei cereali integrali e nei semi oleosi, soprattutto nelle noci. Ne sono una fonte anche i vari oli vegetali che usiamo in cucina e il pesce.
In associazione a una dieta equilibrata, varia e completa, la supplementazione di Q10 può aiutare a prevenire una eventuale carenza.
E. TRIA – O. BARNABEI Fisiologia generale, Vol. I, Patron editore, Bologna, 1976, pp. 99- 114.
La nuova enciclopedia Garzanti, Garzanti editore, Milano, 1988, p. 358
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