I pro e i contro della dieta per la prova costume
Dieta e prova costume: niente soluzioni drastiche, perché può essere controproducente. La strada da percorrere è una nutrizione equilibrata e varia. Ecco come orientarsi e quali linee guida seguire.
Dieta per la prova costume: gli effetti sul nostro corpo del regime alimentare per arrivare in forma sulle spiagge
L’estate è in arrivo e, anche se gli sbalzi climatici ai quali il meteo ci sta abituando possono fare supporre il contrario, tra poco si tornerà sulle spiagge. Per rimettersi in forma e arrivare preparati all’estate, tuttavia, è necessario seguire un regime alimentare equilibrato, senza ricorrere a soluzioni drastiche. La rete è ricca di consigli di ogni genere e, più le promesse di perdere peso rapidamente sono altisonanti, maggiore è la risonanza mediatica. È necessario, tuttavia, valutare al meglio i pro e i contro di una dieta incentrata sulla prova costume, la quale, spesso, rischia di essere troppo sbilanciata. L’alimentazione, infatti, deve fornire carboidrati, grassi, proteine nelle giuste proporzioni.
Non saltare né sostituire i pasti
Saltare i pasti, come noto, è controproducente. Non si ottiene altro che finire per mettersi a tavola affamati poche ore più tardi. Non tutti sanno, però, che non è corretto nemmeno sostituire un pasto completo con barrette energetiche ma allo stesso tempo gli integratori possono essere utili in caso di aumentato bisogno di alcuni nutrienti, utili a dare maggiore energia durante una dieta un po’ severa.
La riduzione delle calorie
Per perdere peso è utile diminuire le calorie, ma è tuttavia consigliabile che a dare le indicazioni sia uno specialista che formuli una dieta personalizzata, perché dietro alla porta c’è il rischio di sviluppare carenze nutrizionali. In effetti, uno schema alimentare eccessivamente rigido e ipocalorico è controproducente: a diminuire non sarà la massa grassa, poiché l’organismo percependo il nuovo regime nutrizionale come digiuno, tende a conservare il tessuto adiposo che rappresenta la sua riserva energetica. Le conseguenze possono essere danni a carico della massa muscolare, oltre che un rallentamento del metabolismo, e quindi una diminuzione della perdita di peso.
Il taglio dei carboidrati
Da smentire, innanzitutto, l’errata convinzione che mangiare carboidrati faccia ingrassare. In realtà, dipende da quanti se ne introducono quotidianamente e di quante calorie totali si compone la dieta. Numerose diete dimagranti sono basate sulla diminuzione del consumo di carboidrati poiché in questo modo risultano più efficaci nella riduzione del peso corporeo rispetto a quelle povere in grassi. Il problema è che eliminare o ridurre in modo esagerato i carboidrati spinge l’organismo ad attivare meccanismi di compenso, che possono far aumentare le riserve di tessuto adiposo.
Diete iperproteiche
Oltre a quelle che prevedono il taglio generico delle calorie, esistono una vasta gamma di diete basate sulla riduzione o eliminazione di zuccheri (e quindi anche di frutta e verdura). Per lo più, queste diete iperproteiche sono poco salutari e poco efficaci nel tempo.
Le regole per una corretta dieta dimagrante
La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) riassume così i punti più importanti dettati dalle linee guida per una corretta alimentazione:
- Limitare gli alimenti ricchi in carboidrati (zuccheri) semplici come i dolci e le bevande zuccherate
- Ridurre i grassi
- Assumere un apporto di proteine adeguato
- Aumentare il consumo di ortaggi, frutta e verdure
- Preferire alimenti integrali
- Bere più acqua e liquidi
Oltre a questi accorgimenti, tuttavia, quando si segue un regime alimentare ipocalorico è utile assumere un integratore alimentare ricco di nutrienti. Carnidyn Plus, ad esempio, vi aiuterà ad affrontare al meglio i vostri impegni quotidiani. Inoltre, quando si pratica sport durante la stagione estiva o quando è necessario ripristinare i sali minerali persi con una sudorazione abbondante, può essere utile un prodotto come Carnidyn Fast. È infatti indicato per supportare la normale funzione muscolare e favorire l’equilibrio idrosalino grazie a magnesio e potassio.